Pillola n. 13

“Alla Bastiglia la gran folla si scaglia, è la vigilia di una nuova battaglia”, cantavano i bardi all’indomani della Rivoluzione Francese. La presa di quel luogo era un obiettivo di grande importanza per gli insorti e probabilmente molti dei vostri commensali nei salotti culturali si immaginano che da quelle grate spalancate siano corse fuori centinaia di persone tenute in catene dalla Monarchia oppressiva. Ma sapete quanti prigionieri furono liberati, in quel fatidico 14 luglio 1789?
Sette, e nessuno di loro era un prigioniero politico. Gli insorti ne furono delusi e arrivarono persino a inventare la figura del recluso Conte di Lorges per dare all’avvenimento un significato di portata maggiore.

Va comunque detto che, dopo quell’iniziale scoramento, già dai giorni successivi l’accadimento assunse un valore simbolico e che, in seguito, assurse a vero e proprio punto d’avvio del processo rivoluzionario.
Quindi, forse fu solo un misero uovo, quel giorno, ma una ben pasciuta gallina in quelli a venire!

Mario Sacchi

Sono socio del CICAP (ma non ricopro alcun ruolo particolare e non mi sogno di parlare a nome loro) e convinto assertore della validità del metodo scientifico in ogni campo della vita. Ciò non mi rende meno cialtrone ma fa sempre colpo sulle ragazze*. (*)potrebbe non essere vero.

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