Fantasmi – Sfoggiare Inutile Erudizione https://www.inutile-erudizione.it Una valida alternativa a YouPorn Sat, 28 Mar 2020 21:21:55 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.8.2 Fantasmi o… Fantasie? https://www.inutile-erudizione.it/fantasmi-o-fantasie/ https://www.inutile-erudizione.it/fantasmi-o-fantasie/#respond Sat, 14 Apr 2018 09:30:00 +0000 https://www.inutile-erudizione.it/fantasmi-o-fantasie/ Lo ammetto: se viaggiando in auto in mezzo alla campagna in una notte senza luna vedessi una donna pallida in una lunga tunica bianca al ciglio della strada, credo che inizierei a sudare freddo e pesterei l’acceleratore a tavoletta (che, nel caso della mia auto, varrebbe a dire raggiungere i 60 km/h), sgommando via, per poi pentirmi di aver lasciato una povera indigente vestita di cenci al freddo e al gelo.
Eh sì, perché l’idea dei fantasmi, che lo vogliamo o no, è ben radicata nella nostra cultura fin dalla notte dei tempi (non a caso, i primi riferimenti si trovano nella Bibbia) e la cosa non stupisce di certo: nessuno accetta ben volentieri l’idea che con la morte finisca tutto e per questo ogni religione parla di sopravvivenza dello spirito, sia che si tratti di aldilà, sia che si tratti di reincarnazione. Da qui all’idea di fantasma, il passo è breve: se pensiamo che NOI sopravviveremo dopo la morte, è del tutto naturale che ciò succeda anche AGLI ALTRI e che, in particolari condizioni, essi possano manifestarsi per comunicarci qualcosa, per lamentare il proprio dolore per una morte ingiusta o… per arricchire qualcuno.
Già, perché la prima cosa che dobbiamo fare, quando parliamo di fantasmi, è distinguere i casi in cui davvero accade qualcosa di strano da quelli in cui c’è qualcuno che agisce in malafede. Per esempio partiamo col dire che la maggior parte dei medium si sono rivelati ciarlatani e truffatori.
Ah! Chi l’avrebbe mai detto!
Tanto per dire, la storia ufficiale dello spiritismo moderno nasce proprio con delle truffatrici ree confesse: le sorelle Fox, che producevano colpi “provenienti dagli spiriti” facendo schioccare le articolazioni dei piedi e che, col tempo, si ingegnarono in svariati altri stratagemmi per simulare manifestazioni paranormali. Se il trucco vi sembra semplice, beh… Lo è! Ma aspettate, prima di dare degli ingenui ai loro clienti: di fatto, tutte le sedute spiritiche si svolgono in condizioni favorevoli per il medium (anche perché se le crea lui prima di iniziare), prima fra tutte il buio, che permette a complici nascosti nella stanza (o al medium stesso) di produrre suoni, apparire dal nulla, materializzare ectoplasmi o far volare tavolini. Inoltre, si consideri il fatto che è molto facile ingannare il cervello distraendolo in qualche modo, come ben sanno tutti i prestigiatori, perché riceve troppi stimoli e quindi si concentra solo su quelli che ritene più importanti, ignorando anche cose molto evidenti. Si tratta di un fenomeno ben noto, su cui torneremo in una prossima puntata, senza dubbio.
Ancor più facile è parlare per bocca di entità vissute nel passato, come ha dimostrato in un celebre esperimento il grande re di tutti noi scettici, James Randi: per farla breve, ha ingaggiato un attore per impersonare un sensitivo che fosse in contatto con un’entità di 2000 anni, costruendogli dal nulla un passato, con finte interviste, articoli, trasmissioni e conferenze presso riviste, radio, televisioni e università inesistenti e l’ha mandato in Australia dove tutti gli hanno creduto senza neanche verificare l’esistenza del medium, delle riviste e persino dell’università (figuriamoci dell’entità)!
Oltre alle sedute spiritiche, ci sono ovviamente anche altri modi per inventarsi dei finti fantasmi: per esempio, un tal William Hope si creò una vera e propria professione truccando lastre fotografiche a inizio Novecento (ah, sì, a proposito, la copertina di questo post è sua, gli attribuisco senza indugio tutti i credits prima che venga a tirarmi i piedi di notte).
Non sempre il misfatto avviene a scopo di lucro, come nel caso di Castel Codrano, in cui la finta fantasmessa agiva per spaventare la padrona del castello, che le stava antipatica.
Un sottocaso particolare di questa categoria è quello del poltergeist, che consiste in una “presenza maligna” che fa volare oggetti per casa e provoca piccole distruzioni di piatti, quadri, soprammobili e chi più ne ha, più ne metta. Curiosamente, si è osservato che questi casi avvengono quasi sempre in case in cui viva almeno un adolescente e in cui ci siano tensioni familiari. Sottoposti ad esami approfonditi (tipicamente, telecamere nascoste), gli episodi si rivelavano immancabilmente opera dell’adolescente in questione. Spesso e volentieri si trattava di ragazzi difficili, con problemi comportamentali, fino al caso estremo dell’americana Tina Resch, famosa per un caso di poltergeist che la vide protagonista (e smascherata) nel 1984 e poi purtroppo assassina della figlia di 3 anni nel 1992. Celebre a questo proposito è questa foto, da molti ritenuta prova dell’esistenza di questi spiriti dispettosi:

 

Ma davvero questa foto dimostra qualcosa? Paul Kurtz, il direttore del CSI (1) no, e infatti non ci ha messo molto a farne una simile, lanciando in aria la cornetta e facendosi immortalare al momento giusto. A voi l’ardua (??) sentenza (la qualità dell’immagine di Kurtz è quella che è, perché non l’ho trovata su internet e l’ho scansita/scandita/scansionata/scannerizzata io da un libro appartenente alla mia collezione privata. Visto quanto ci tengo a voi??).
“Sì, ok, ma ci saranno stati anche avvistamenti in buona fede, no?” direte voi, miei ventisei lettori (tiè, Manzoni, ne ho di più io).

La risposta è “Certo che sì”, ma anche in questo caso non serve scomodare il paranormale. Delle due più frequenti cause di avvistamento abbiamo già parlato: si può trattare di allucinazioni, oppure di pareidolia. Esiste inoltre un’interessante teoria di un ricercatore inglese, Vic Tandy, secondo cui gli infrasuoni, in certe condizioni, potrebbero causare ansia e sensazione di essere osservati. Al momento non è ancora confermata, ma viene ritenuta quantomeno plausibile da più parti.

Un paio di altri fenomeni bizzarri che sono tipici delle sedute spiritiche, ma possono verificarsi anche in assenza di un medium truffaldino sono:
  1. Una persona parla una lingua che non ha mai studiato, il che viene spesso attribuito a spiriti stranieri che si palesano nel ricevente, facendo peraltro incazzare parecchio alcuni esponenti politici contrari all’immigrazione clandestina. Il fenomeno è raro e bizzarro, ma non inspiegabile: si chiama xenoglossia e nei pochi casi che sono stati analizzati approfonditamente e che non sono risultati fraudolenti, si è sempre trattato di persone che erano venute a contatto con queste lingue in giovanissima età, tanto da non averne un ricordo cosciente.
  2. Il secondo fenomeno tipico delle sedute spiritiche con medium, ma che potrebbe verificarsi anche in una serata coi vostri amici, se avete voglia di emozioni forti, riguarda la famosa tavoletta ouija (2) e i responsi spiritici che questa dovrebbe dare. Qualora siate in presenza del medium, il motivo lo sapete già: è il suo dito a muovere il bicchierino e a fornire le risposte, sia che lo faccia consciamente (e quindi disonestamente), sia che lo faccia a livello inconscio, perché davvero convinto di avere poteri. Ma se il medium non c’è? Beh, tenetevi forte perché è possibile che la tavoletta vi dia comunque delle risposte sensate! Il fenomeno si chiama effetto ideomotorio e in effetti sparisce se i partecipanti sono bendati o se, per esempio, l’avete costruita mettendo le tessere dello Scrabble alla rinfusa e a faccia in giù sul tavolo. Ma se fosse un vero spirito dovrebbe comunque saper dare responsi, no?
Ultimo caso “genuino” che vediamo è quello del fantasma di Hampton Court, in cui si dimostra che a volte basta solo che un inserviente di un museo in costume di scena venga filmato mentre chiude una porta per gridare subito allo spaventosissimo mystero!!
Ma niente paura! La specie umana sa bene come reagire al terrore!
(1) Prima il CSI si chiamava CSICOP, motivo per cui il loro sito si chiama così, ma poi evidentemente hanno capito che copiare il nome di una serie tv di successo avrebbe portato molti più likes.
(2) Da non confondere con la tavoletta N’duja che io apprezzo molto di più! Ahahahahahah! Come? Non fa ridere? Mamma mia, pubblico di intellettuali, questa sera! Ah, sì, è vero, siamo su un sito che si chiama Sfoggiare Inutile Erudizione, me lo sarei dovuto aspettare.
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Eh sì, questa mi pare… idolia! https://www.inutile-erudizione.it/eh-si-questa-mi-pare-idolia/ https://www.inutile-erudizione.it/eh-si-questa-mi-pare-idolia/#respond Sun, 11 Mar 2018 09:20:00 +0000 https://www.inutile-erudizione.it/eh-si-questa-mi-pare-idolia/
Avete riconosciuto il volto nella foto di presentazione del post? Pare proprio che appaia anche in questa foto, vero??
 

E invece no! In realtà si tratta semplicemente di un bambino in braccio a suo padre, con un cespuglio sullo sfondo. L’immagine colorata rende meglio l’idea.

Diamo un’occhiata a un’altra foto, che destò clamore e accese forti speranze che ci fosse (o ci fosse stata) vita aliena nel sistema solare.  È quella della faccia su Marte, scattata nel 1976 dalla sonda Viking 1. Sicuramente è molto affascinante, ma, come potete vedere osservando la ricostruzione di quella regione del pianeta (ripresa con telecamere ad alta definizione da diverse angolazioni dalla sonda Mars Reconaissance Orbiter nel 2005), si tratta solo di una formazione collinare. In particolare l’occhio visibile non è altro se non una zona in ombra e la narice, addirittura, uno dei tanti punti neri dovuti alla mancanza di dati nell’immagine originale.

 

Peraltro, il concetto stesso di “marziani” arrivava dalle osservazioni di Giovanni Schiapparelli, che vide al telescopio dei canali artificiali sulla superficie del pianeta rosso. E indovinate un po’? Nonostante non esistessero, li videro anche molti altri astronomi, dopo di lui. Il motivo c’è e capirete di cosa si tratta proseguendo nella lettura.

Proseguiamo con un’altra immagine celeberrima: il demone nel fumo delle Twin Towers. Qui non servono altri link, perché si vede già quello che è: fumo!
Ma perché ci ostiniamo a vedere tutte queste facce dove in realtà ci sono solo ammassi casuali di altre cose? Il fenomeno è ben noto: si chiama pareidolia e da millenni ci permette di scorgere forme e animali nelle nuvole, o anche un bizzarro volto nell’immagine qui sotto.

 
Lo vedete anche voi, vero?  Sicuramente sì. Non è possibile che non lo vediate. Non riuscireste a non vederlo neanche volendo. È il modo che ha il cervello per categorizzare quello che percepiamo o, se vogliamo, per mettere ordine in mezzo a  tutti gli stimoli che ci arrivano. Inoltre, è un meccanismo difensivo: in epoca più remota, il fatto di vedere con facilità i volti ci poteva mettere al riparo dai predatori (o, al giorno d’oggi, dagli scocciatori): meglio fuggire di fronte a un pericolo inesistente, che stare tranquillamente spulciarsi in presenza di uno reale, per poi finire sbranati (o peggio, ritrovarsi a comprare ombrelli, abbonamenti librari o test di Scientology).
Se volete un’infarinatura con qualche esempio, potete andare qui, mentre se siete interessati a un articolo più tecnico e riferito espressamente alla spiegazioni di fenomeni apparentemente paranormali, eccolo qui (in inglese). Diciamo che, rispetto a quelle di cui abbiamo parlato la volta scorsa, si tratta di “fantasmi” più concreti, perché gli oggetti e i riflessi che vediamo, stavolta esistono davvero. Insieme, comunque, forniscono la spiegazione a molti avvistamenti mysteriosi, come vedremo in una puntata successiva.
Un esempio che mi tocca molto da vicino per ragioni geografiche è quello di Padre Pio a Orta (NO), che è apparso miracolosamente, ma, come avverte il tizio che ti ferma per strada per parlartene, si vede bene solo in certi momenti del giorno e con la luce giusta. Da un miracolo, francamente mi aspetterei qualcosa di più, ma forse Padre Pio deve timbrare il cartellino e operare prodigi solo in orari ben stabiliti.
Similmente a questo, ci sono numerose altre apparizioni a tema religioso spiegabili con questo fenomeno e, purtroppo, molte di esse vengono biecamente sfruttate  per fini commerciali (a volte, sono addirittura dei veri e propri falsi).
Ma non è finita: oltre a quella visiva, esiste anche la pareidolia acustica (di cui parleremo più diffusamente in una puntata successiva), che consiste nel tentativo del cervello di dare significato a suoni disarticolati, oppure al silenzio, e che permette di spiegare altri generi di mysteri, come per esempio certe voci spiritiche registrate in luoghi infestati, messaggi alieni, o, banalmente, il fatto che ascoltando al contrario la produzione musicale di un qualsiasi artista, potete trovarci di tutto: dall’inno a Satana alla ricetta della carbonara (ovviamente, poi alcuni gruppi ci hanno marciato sopra e hanno inserito davvero i messaggi, ma questo è un altro discorso). Anche qui, nulla di davvero inquietante, ma solo la nostra umana esigenza di dare un senso a ciò che non ne ha, come per esempio i discorsi di certi politici.
PS: avete riconosciuto il volto nella tortilla, vero? Io sì!
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Sogno e son desto! https://www.inutile-erudizione.it/sogno-e-son-desto/ https://www.inutile-erudizione.it/sogno-e-son-desto/#respond Mon, 29 Jan 2018 13:44:00 +0000 https://www.inutile-erudizione.it/sogno-e-son-desto/ Oggi parliamo di un argomento che mi affascina davvero parecchio. È uno dei temi che più mi incuriosiscono e sconcertano, facendomi amare sempre più la ricerca della conoscenza dietro a misteri apparentemente inspiegabili.
Fin da bambino, mia madre mi ha sempre detto che non c’era nessun mostro sotto al letto, né nessun uomo nero nell’armadio (anche perché non sarebbero sopravvissuti in mezzo a quel disordine). La cosa ovviamente non mi convinceva e me ne stavo rannicchiato sotto le coperte come penso capitasse anche a voi.
Chi non ha mai avuto queste paure? Quando la luce si spegneva, quando si restava soli nella stanza buia, quando gli scricchiolii del legno e i rumori delle tubazioni echeggiavano all’improvviso, non trasalivate, forse? Non eravate terrorizzati all’idea di veder apparire nella stanza un mostro, un demone, una strega o un fantasma? Sono convinto di sì, così come sono convinto che in realtà non vi sia mai apparso niente.
Ed è qui che viene il bello perché a volte invece, a certe persone, qualcuna di queste cose appare davvero!
Non vi sto prendendo in giro (se volessi farlo vi direi che guadagno fior di euro, scrivendo questi articoli), ma il fatto che appaiano non significa che queste creature siano reali. Semplicemente, si è scoperto che a ridosso del sonno, il cervello può avere delle visioni chiamate ipnagogiche (se prima di addormentarsi) o ipnopompiche (se al risveglio, e non fate battute scontate: se non le sto facendo io vuol dire che sono davvero troppo brutte e banali), che sono molto reali e coinvolgono tutti i sensi. Le più comuni sono:
  • avvertire la presenza di un intruso nella stanza;
  • la sensazione di una forte pressione sul petto
  • levitare al di fuori del proprio corpo.
Un’altra possibile illusione di questo genere è quella di sentir chiamare il proprio nome al risveglio (e questa l’ho sperimentata in prima persona più volte). Inoltre esiste il fenomeno della paralisi da sonno: si è osservato che, durante la fase REM, il corpo si immobilizza completamente (forse per evitare reazioni inconsulte agli incubi) e talvolta questa incapacità motoria può protrarsi anche per qualche decina di secondi al risveglio, accrescendo la sensazione di angoscia e impotenza.
Capite bene la portata di ciò che ho appena descritto: TUTTO quello che noi percepiamo è in realtà codificato dal nostro cervello. Se esso interpreta come reale una cosa che non esiste, per noi è reale. La vediamo, la sentiamo, possiamo anche toccarla, perché il cervello ha gli stessi stimoli di quando davvero vediamo, sentiamo o tocchiamo qualcosa. L’esperienza è del tutto VERA, anche quando ci rendiamo conto razionalmente che non è possibile che lo sia. Tanto più che di norma si tratta di visioni molto angoscianti, che si distinguono dagli incubi solo perché… sono molto peggio!
È vero che questo tipo di illusioni colpiscono principalmente persone che già hanno disturbi della personalità e che già normalmente faticano a distinguere fantasia e realtà, (spero che questo non sia il vostro caso, cari nerd che siete arrivati dalla nostra pagina Facebook, anche perché vorrei che sapeste sempre bene quando state guidando su una strada vera e quando su una di Los Santos), ma ciò non significa che gli altri ne siano immuni: a chiunque può capitare una volta nella vita, senza che ciò faccia di lui un pazzo. Studenti e altre persone che dormono poco o sono spesso sotto stress sono candidati ideali a vivere esperienze di questo tipo, quindi non stupitevi se affermo che dall’alba dell’umanità è capitato milioni di volte a milioni di persone.
Ciò apre un grande finestra che fa luce su tutte le testimonianze di coloro che hanno visto mostri o fantasmi, dando origine ai miti sui demoni in tempi antichi e sui rapimenti alieni in tempi recenti. Chi afferma di aver provato questo tipo di esperienze non è necessariamente un bugiardo: può averle genuinamente vissute.
Nella sua testa.
Per concludere lascio un paio di link: un articolo sull’argomento e un brano da uno dei libri più belli che abbia mai letto.
Con questo vi saluto, con l’augurio che l’unico incontro spaventoso che possiate avere al mattino sia quello con il suono della sveglia.
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