Induismo – Sfoggiare Inutile Erudizione https://www.inutile-erudizione.it Una valida alternativa a YouPorn Sat, 28 Mar 2020 21:21:30 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.8.2 David Allen Bawden https://www.inutile-erudizione.it/david-allen-bawden/ https://www.inutile-erudizione.it/david-allen-bawden/#respond Thu, 26 Apr 2018 17:26:42 +0000 https://www.inutile-erudizione.it/?p=1595 Come si possono classificare le religioni?
Intendo: come si può oggettivamente stabilire se venerare gli aerei dell’esercito americano come estensione della volontà di Dio -arriverò a parlarvi nel dettaglio del culto dei carghi ed allora capirete- ha più o meno senso del supplicare un’entità aliena divisa in tre parti di cui una (che è anche trina) resuscita gente, cammina sull’acqua e moltiplica pesci?
“Non si può fare!” mi direte voi.
I vari culti si dividono a seconda delle tradizioni dei popoli che vivono nelle aree geografiche in cui attecchiscono e non esistono indicazioni morali valide in senso assoluto come migliori o peggiori.
Di per sè anche il semplice ‘non uccidere’ lascia spazio a diverse interpretazioni e nelle varie società a seconda del momento storico anche il togliere la vita può essere tollerato (quando non direttamente consigliato) dai ministri spirituali.
Non possiamo -purtroppo- travestire i vari profeti da allenatori Pokèmon per farli scontrare in un ring lanciandosi addosso delle sfere ripiene dell’amore di Dio/Allah/Satana/Odino/Ra -un’ottima idea per un manga per cui pretendo i diritti- e la storia ci insegna che tutte le religioni sono state sempre usate per due motivi principali:
cercare di dare risposte tramite cazzate più o meno fantasiose ad annose domande che la nostra specie si porta dietro.
fornire una scusa ulteriore per legittimare discriminazioni per questo o quel popolo e poter dare il là ad un altro leitmotiv della razza umana: la guerra.

Ma torniamo un attimo alla domanda iniziale, perchè in effetti un modo chiaro ed oggettivo per classificare le varie religioni esiste ed è -come ben mi ha insegnato il videogame Populous CONTARE IL NUMERO DEI FEDELI.
Di seguito la top three delle ‘religioni maggiori’ (accorpando anche i vari sottogruppi delle stesse), in MILIONI di devoti paganti:

“Non imparerai mai nulla dai videogame!” mi dicevano gli stolti…


COMUNICAZIONE DI SERVIZIO: questo rapidissimo excursus potrebbe offendervi, la cosa non mi tange in quanto IO CREDEVO IN ROBB STARK e nulla ti fa capire quanto sbagli a credere in qualcosa quanto le Nozze Rosse-

1) CRISTIANESIMO, DUEMILADUECENTO MLN:
il figlio di Dio (che è anche Dio) mette incinta senza nemmeno soffermarsi sulla parte divertente la propria madre per poter nascere, predicare ed ottenere superpoteri strani ed inusuali (fra cui il trasmutare dischetti di farina e vino in carne e sangue da far gustare ad altri).
Tutto questo viene fermato dalla cattivissima unione del male romano-sionista che cattura Gesù e rimette il suo destino terreno nelle mani del potere decisionale del popolo -una cosa che come ben ci dimostra internet ogni giorno non è sempre un bene- che alla fine televota per far passare la manche a Barabba mentre per il figlio di Dio inizia un arduo martirio che può comprendere solo chi è stato costretto a vedere ‘Cinquanta sfumature di grigio’.
Viene crocifisso mentre urla a sè stesso di perdonare la razza umana che non sa quello che fa, salvo poi zombificarsi ed ascendere al cielo.
In sua memoria gli adepti cristiani portano un minicadavere in croce al collo.

“Credete che quando Gesù tornerà vorrà vedere una fottuta croce? Forse è per questo che non si è fatto ancora vedere.” (Bill Hicks)

2) ISLAM, MILLEOTTOCENTO MLN:
Quando i genitori di Maometto muoiono lui viene affidato ancora in tenera età allo zio paterno Abū Ṭālib, che svolge l’apprezzato mestiere del mercante nomade.
Ancora bambino, durante un viaggio in Siria, entra in contatto con la figura tutta cristiana di Baḥīrā, altresì noto come SERGIO IL MONACO -un nome splendido per un personaggio di Dungeons & Dragons- CHE RICONOSCE UN NEO FRA LE SUE SCAPOLE COME SEGNO DIVINO DI CARISMA PROFETICO.
Col tempo il giovane venticinquenne diviene un venditore onesto, equo ed efficiente, tanto da guadagnarsi il soprannome di al-Amīn ( =il Fidato) e la mano della sua mecenate, la ricca e colta vedova Khadīja bint Khuwaylid, di quindici anni più anziana -MILF ante litteram-.
A quarant’anni il nostro protagonista comincia a fare strani sogni, ma invece di imputare la cosa alla peperonata di Khadīja decide di ritirarsi in meditazione in una grotta sul monte Hira, nei pressi della Mecca. Qui gli appare l’arcangelo Gabriele (aka Jibrīl, aka ‘Potenza di Dio’) che gli rivela diverse cose su Allah e fa piombare il profeta in uno stato lisergico in cui si convince prima di aver incontrato un jinn ed essere impazzito e poi di poter sentire la voce di alberi e sassi.
Ancora in stato confusionario inizia a predicare in piazza radunando un piccolo seguito attirato dai concetti di giustizia sociale, aiuto ai bisognosi, redistribuzione del capitale e soprattutto dall’esistenza di un solo, vero ed onnipotente Dio -per inciso Maometto lo indica come IL MEDESIMO di ebrei e cristiani, quindi tutta sta filippica di scannarsi per stabilire chi ha il nome più buffo per lo stesso amico immaginario è ancora più ridicola di quanto già non sia-.
Tutte queste cose non vengono prese proprio benissimo dai capiclan della Mecca che detengono fermamente il potere anche grazie all’abbondanza di ideali politeisti e che si adoperano per organizzare una vera e propria persecuzione atta a sradicare i neomusulmani.

Vedendo la situazione peggiorare sempre più (la schiava Sumayya bint Khayatt viene ricordata come prima martire dell’Islam per essere stata uccisa CON UN COLPO DI LANCIA NELLA VAGINA per il rifiuto di abiurare la nuova religione) Maometto decide di abbandonare la città santa e cominciare una lunga peregrinazione che lo porta a stabilire la sua base operativa nella città di Medina (ex Yathrib) che viene amministrata da lui direttamente con un’alternanza di intelligenza, oculatezza, saggezza e messaggi divini inviati tramite crisi epilettiche.
Una volta radunato un esercito abbastanza grande i seguaci di Allah passano al contrattacco conquistando l’intera Arabia, Mecca compresa, riunita sotto le insegne del profeta che abbandonerà l’esistenza terrena nel 632 senza indicare chi debba succedergli alla guida della Umma ( =comunità musulmana).

Nel 2018, a MILLETRECENTOOTTASEI anni di distanza, Sciiti e Sunniti ancora si massacrano per stabilire chi ne abbia più il diritto.

3) INDUISMO, MILLECENTO MLN:
Difficile, difficilissimo dare una definizione unitaria della religione più antica del mondo che è in realtà una miscellanea di correnti religiose, devozionali, metafisiche e teologico-speculative.
Il tutto è riassumibile con: ROBE! ROBE ARRANDOM!
In questo caso specifico la legge, nella figura della Corte suprema dell’India, ci viene in aiuto stabilendo normativamente nel 1966 quali caratteristiche debba possedere una persona per poter essere indicata come ‘induista’:
accettazione rispettosa dei Veda (testi sacri scritti in sanscrito e pervenuti sino a noi dal DUEMILA AVANTI CRISTO) come massima autorità per ciò che riguarda gli ambiti religiosi e filosofici.
spirito di tolleranza utile ad apprezzare diversi punti di vista esterni derivanti dalla rivelazione: ‘la verità possiede molteplici apparenze’ che in soldoni può diventare anche: “I cristiani venerano un aspetto di Vishnu che chiamano Cristo in quanto Vishnu stesso non è un Dio personale appartenente ad una religione specifica ma è parte di un principio universale rappresentato in ogni teologia”.
accettazione del susseguirsi di un ritmo dell’esistenza definito da ‘yuga’ ( =ere) suddivise in creazione, conservazione e distruzione che si susseguono dall’inizio dei tempi e sono destinate a perdurare per l’eternità.
A queste yuga si legano i principi di rinascita e i differenti metodi per raggiungere la salvezza spirituale, tutti parimenti validi.

Essendo noi occidentali abituati a millenni di monoteismo più o meno sospinto, facciamo una fatica dannata a comprendere una molteplicità di tradizioni prive di un singolo fondatore storico, un sistema unitario di credenze o un’unità burocratica centrale che controlli se sia lecito o meno indossare profilattici, fare sesso prima o dopo il matrimonio, amarsi fra persone dello stesso sesso e più in generale arrogarsi il diritto di parlare per conto di Dio.

Fino a qui l’induismo sembra un metodo di approcciarsi al divino molto aperto, tollerante e con un generale laissez faire riguardo le differenti culture che tante morti hanno provocato e provocano nel resto del pianeta.

Il problema è che, al solito, fra dire e il fare c’è di mezzo il Gange.

Una delle caratteristiche peggiori della cultura induista è il sistema di caste che stratifica DA MILLENNI la sua società; ritenendo che il nascere in una famiglia o in un’altra non una questione di mera casualità, bensì una prova lampante di come ci si è comportati nella vita precedente prima di essere rimescolati nel Saṃsāra -no, non la pessima discoteca a Gallipoli con le Poretti a SETTE EURO dove venite attirati con la promessa di un pomeriggio in spiaggia (true story), intendo la ‘ruota della vita’ che secondo la cultura vedica ci tiene legati ad un’esistenza di dolore, sofferenza e PORETTI A SETTE EURO.
Fai parte dei Brahmani, ORIGINATISI DALLA BOCCA DI DIO? La tua anima è pura e sei degno di lode solo per il fatto di esistere in quanto se la tua vita attuale sarà piena di virtú potrai raggiungere il Nirvana e spezzare il ciclo di morte e rinascita.
Hai la sfiga (16.6% di possibilità) di nascere fra i Dalit ( =oppressi), DERIVANTI DALLA POLVERE CHE COPRIVA I PIEDONI DIVINI? Le cose si fanno particolarmente più complesse in quanto sarai relegato per sempre ad effettuare lavori considerati impuri -seppur, ritengo, fondamentali dato che mischiano DOTTORI, OSTETRICHE, MACELLAI, CONCIATORI, BOIA E NETTURBINI, trattato peggio di uno schiavo -che difatti appartengono ad una casta più elevata- ed impossibilitato a vivere una vita normale, in quanto un membro di casta più alta può essere contagiato dalla tua impurità semplicemente INCROCIANDO IL TUO SGUARDO O CALPESTANDO LA TUA OMBRA.

Va detto che il sistema delle caste sarebbe teoricamente abolito dal 1950, il problema sono i 3950 anni prima che un filino ancora oggi condizionano la popolazione.
-Qui termina forse la più lunga introduzione che abbia mai scritto, anche perchè non ho ancora nemmeno iniziato a parlare della Personalità Buffa di oggi. Sono una persona semplice: vedo una religione e non posso fare a meno di prenderla in giro.
Per i più pignoli: sono consapevole di aver saltato diverse parti importanti nelle descrizioni, ma tocca tagliare da qualche parte o non iniziavamo più-

David Allen Bawden nasce il 22 settembre 1959 ad Oklahoma City, una città con evidentemente poche attrattive considerando che a sua intera famiglia decide sia il caso di iscriversi in blocco, undici anni dopo la nascita di David, alla ‘Società di Santo Pio X’ (o SSPX) per passare dei ragguardevoli sabati sera pieni dell’amore di Dio.
La SSPX è una buffa confraternita di preti cattolici fondata dall’arcivescovo Marcel Lefebvre che ha come obiettivo ultimo un ritorno all’ortodossia dottrinale pura per i suoi adepti, insieme alla non secondaria volontà di dichiarare come non riconosciuta da Dio qualsiasi dichiarazione effettuata dalla Santa Sede dal Secondo Concilio Vaticano (1962) in avanti.

Marcel Lefebvre


La confraternita verrà scomunicata per i suoi obiettivi in contrasto con la linea direttiva cristiana principale dal 2009, ma per il tempo in cui è ancora considerata ‘ufficiale’ riesce comunque a riempire di idee balorde la testa della famiglia Bawden, che invierà il proprio figliolo ad un seminario ad Ėcône (Svizzera) da cui uscirà ancora più indottrinato nel 1978.

-ora arriva la parte divertente, tenetevi-

David una volta volta tornato a casa viene accolto dalla sua famiglia come PERFETTAMENTE IN GRADO PER ASSUMERE LE REDINI DELLA CHIESA CATTOLICA e dopo altri dodici anni di preparazione viene per lui approntato un ‘conclave’ di cinque suoi parenti che lo eleggono COME NUOVO PAPA.

via GIPHY

A TRENTUNO ANNI viene così deciso da una trentina di redneck dell’Oklahoma (in gran parte formati dal suo stesso nucleo famigliare) che lui debba diventare la guida spirituale per 2.200.000.000 persone.
E lui lo fa.
Diventa uno degli innumerevoli antipapa (Papa Michele I) in circolazione e pur guidando una congrega di appena una trentina di disoccupati con cui ha un sacco di DNA in comune, parte in quarta dichiarando come eretici e apostati tutti i papi da Pio Decimo in avanti.

A conti fatti l’essenza della Personalità Buffa di oggi è tutta qui.

Un tizio che vive ancora con la mamma che viene dichiarato Papa da una trentina di spostati.
Il che in effetti fa abbastanza ridere di per sè.
Ma sale a livelli ragguardevoli quando nel 2010 il regista Adam Fairholm decide di girarci un documentario chiamato: ‘What’s the Matter with Kansas?’ che racconta nello specifico la sua ascesa al potere e la diatriba nata con gli altri capi ufficiali della chiesa che, essenzialmente, lo considerano niente più che uno psicopatico alla guida di un piccolo gruppo di mentecatti che ripongono in lui la massima fiducia nella salvezza delle loro anime.

Che a conti fatti è come io vedo qualsiasi credente che parla della sua chiesa ‘ufficiale’ che si arroga il diritto di formulare regole di vita basate sul bulabù inventato diversi secoli fa.

Fanno ridere, vero, i diversi punti di vista?

Forse meno quando dei coglioni demmerda decidono sia il caso di morirci e, molto peggio, uccidere altre persone usando come scusa una religione.
Quale che sia.

“La religione detiene il record per la più grande cazzata mai raccontata. Pensateci: la religione ha convinto la gente che c’è un uomo invisibile che vive in cielo, che guarda tutto quello che fai, ogni minuto di ogni giorno! E l’uomo invisibile ha una lista speciale di cose che non vuole che tu faccia, e se fai una qualunque di queste cose, lui ha un posto speciale pieno di fuoco e fumo e fiamme e torture e angoscia dove farti vivere e soffrire e bruciare e soffocare e urlare e piangere per tutti i secoli dei secoli fino alla fine del tempo. PERÒ LUI TI AMA. Ti ama e ha bisogno di SOLDI! Ha sempre bisogno di soldi. È onnipotente, perfetto, onnisciente e immensamente saggio, ma per qualche motivo non ci sa fare con i soldi. La religione incassa miliardi, quelli non pagano tasse, e hanno sempre bisogno di un po’ di più. Ora ditemi se non è una gran bella stronzata.” (George Carlin)
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Chizuo Matsumoto https://www.inutile-erudizione.it/chizuo-matsumoto/ https://www.inutile-erudizione.it/chizuo-matsumoto/#respond Wed, 11 Apr 2018 19:37:21 +0000 https://www.inutile-erudizione.it/?p=1563 Quest’oggi ho deciso che percorreremo una sezione di Personalità Buffe di quelle classiche, tracciata dai cari, truffaldini, criminali e sempre molto amati messia-santoni con tendenze omicide e/o suicide (TIPO).
A ben pensare comunque una descrizione che copre tutti i profeti di qualsivoglia religione.


Chizuo nasce il 2 marzo 1955 nella prefettura giapponese di Kumamoto (letteralmente: ‘origine degli orsi‘) da una famiglia molto numerosa e molto povera -vedo un nesso causale- di costruttori di tatami.
La sua partenza nella vita non è delle più rosee, in quanto affetto da un glaucoma -per farla molto facile si indica così qualsiasi malattia cronica che danneggia progressivamente e in alcuni casi in maniera irreversibile il nervo ottico- che gli porta via la luce dall’occhio sinistro e gli lascia il destro capace di percepire solo qualche ombra sfumata.

Come mi ha insegnato molto bene uno dei manga più belli che abbia mai letto (Shigurui, di Takayuki Yamaguchi) il Giappone ha una lunga tradizione di massaggiatori, agopuntori e studiosi di medicina tradizionale non vedenti che si riuniscono sin dal 1320 sotto l’ala dell’Anma, una sorta di consorzio sviluppato a partire dalla scuola della Tui Na cinese e che si pone come obiettivo quello di far evolvere le tecniche di massaggio a fini terapeutici.
In tempi più recenti l’Anma creerà lo Shiatsu.
Non è assurdo affidarsi ad un non vedente in questi casi se considerate quanto può essere importante il tatto (notoriamente più sviluppato per necessità) nel momento in cui ti stanno infilando il cinquantesimo ago nella porta del chakra della gola.

Shigurui

Nel 1977 Matsumoto porta a termine i suoi studi ed a solo 22 anni dimostra quanto il saper usare bene le mani può essere importante per fare anche un sacco di altre cose, dato il numero impressionante di QUINDICI figli già al suo attivo.

Nell’81 viene multato di 200.000¥ (1600$ circa) per aver venduto farmaci e droghe senza licenza. Nulla di troppo fuori dall’ordinario per uno dei numerosissimi praticanti di medicina tradizionale, ma l’avvenimento coglie Matsumoto in uno strano momento della vita in cui la religione sembra essere una risposta a qualsiasi problema, in particolare quelli economici -con QUINDICI figli a carico ci può stare che fosse sotto di contante-.
Quale religione? Nessuna in particolare, per non sbagliare si mette a studiarle TUTTE dall’Astrologia Cinese al Cristianesimo passando per il Buddhismo Esoterico. Nessuna lo soddisfa completamente e decide quindi di inventarsene una tutta sua, con black jack e squillo di lusso LETTERALMENTE!.


Nel 1987 Chizuo cambia ufficialmente il suo none in Shōkō Asahara e fonda l’Aum Shinrikyō (verità suprema) indicandone come sede centrale il suo appartamentino a Shibuya, Tokio.
Il Giappone, come mi ha insegnato un altro bel manga (Dokuro il Lupo Velenoso di Tetsuya Saruwatari che dalla storia di oggi attinge a piene mani), è uno dei paesi che più di tutti al mondo garantisce libertà di culto e cospicui sgravi fiscali derivantegli dal riconoscimento da parte degli organi di governo preposti.

Dokuro.

La Shinrikyō, come ho giá detto, è a tutti gli effetti una sintesi di varie tradizioni:

– Buddhismo Theravada: la più antica forma di buddhismo conosciuta e a tutt’oggi quella predominante nel Sud-est asiatico e in Asia meridionale.

– Buddihsmo Tibetano: quello che piacerebbe un sacco al governo cinese che non fosse mai esistito e presumo anche quello più comune nell’immaginario occidentale grazie alla figura del Dalai Lama.
POSTILLA: la Cina prosegue a tutt’oggi imperterrita (e praticamente indisturbata) nel suo progetto di reprimere con violenza le tradizioni millenarie tibetane, un giorno ci sarà magari occasione di affrontare approfonditamente l’argomento.
L’ONG Freedom House colloca il paese al secondo posto fra gli stati con meno libertà al mondo, di poco dietro la Siria, ma a nessun paese sano di mente (soprattutto occidentale) salterebbe in testa di far innervosire il colosso cinese, quindi il massimo che ci possiamo permettere a riguardo è fare delle spallucce indignate quando capita che un monaco si dia fuoco per protesta o che il governo cinese decida di far sparire nel nulla (o uccidere direttamente) i ‘Panchen Lama’, dei bambini con l’unica colpa di essere considerati la nuova reincarnazione di influenti maestri buddhisti.

“Fate con calma,tanto mi sono già reincarnato dodici volte intanto che aspettavo aiuto”

– Induismo: già di per sè molto complesso da suddividere per la moltitudine di aspetti eterogenei che lo contraddistinguono, viene selezionato dal suo enorme pantheon la summa entità venerata dall’Aum, corrispondente a Shiva, di cui viene apprezzato soprattutto il potere divino di distruzione.

– Taoismo: un’altra dottrina difficile da scindere in quanto racchiude all’interno indicazioni mistiche e filosofiche risalenti sin dal quarto secolo a.C.
Shōkō attinge soprattutto ai culti con le parti apocalittiche in concomitanza con la fine del millennio.
Sono gli anni giusti per farlo del resto.

La ‘Verità Suprema’ è un putpourri di tutte queste religioni più un accozzaglia di altri elementi random: Nostradamus, Yoga, il Vajrayāna (un tipo di buddhismo esoterico che garantisce un’illuminazione accelerata…praticamente il CEPU per il Nirvana), trasmissione di energia dalla punta del pene santo del profeta -soprattutto con le allievE, raccolta di informazioni personali su modello di Scientology, raccolta di donazioni di TUTTO il patrimonio dei fedeli, acquisizione DI SUPERPOTERI, fuffa fantascientifica in una strana mescolanza fra Buddha ed Asimov, insegnamenti ninja/esoterici, demonizzazione di tutti i canali di informazione che non fossero stati preventivamente approvati e convinzione a spron battuto di tesi complottistiche varie -tipo il Movimento 5 Stelle, ma senza sirene-.
Un putpourri.
Che puzza parecchio.

Incredibilmente (oppure no, a seconda del punto di vista) i più attratti dalla nuova dottrina furono studenti universitari dei ceti più abbienti, usati come punto di partenza per il dilagare della diffusione della notorietà di Asahara.
Il maestro scrive libri, tiene convegni, appare in tv ed in radio, seleziona una ristretta cerchia di persone utilizzando la loro fama di riflesso (il mangaka Izumi Matsumoto lo farà comparire in una tavola di Sesame Street) e comincia a viaggiare per il mondo -non con soldi suoi- incontrando famosi maestri yoga ed eminenti capi religiosi buddhisti.
Per i suoi seguaci lui è il tutto.
Per le forze dell’ordine che indagano sulle sospette attività criminose della setta è quantomeno dubbio.

Proprio per nulla creepy.

Intorno al 1990 l’Aum Shinrikyō conta 50.000 fedeli sparsi in tutto il mondo (9.000 solo in Giappone) ed un patrimonio che si aggira intorno ai quattrocento miliardi di lire.
Non male per un agopuntore cieco.
Nonostante questo gli appartenenti alla dottrina svolgono una vita modesta, eccezion fatta per una ventina di MERCEDES CORAZZATE che un discepolo preoccupato decide di regalare al suo guru.
All’apparenza comunque è ancora una setta come ce ne sono tante nonostante l’enorme crescita in così poco tempo, cosa comune con le mode.

Poi arriva il 20 marzo 1995.
Primo giorno di primavera.
Un lunedì.
Se siete fra quelli che hanno un lavoro nei cinque giorni canonici della settimana dovrebbero essere le 24 ore che odiate di più.
Specie se state andando in ufficio su uno degli affollatissimi treni della metropolitana di Tokio, uno di quelli con un addetto assunto appositamente per schiacciare più gente possibile nei vagoni.

“Amo…la mia…vita…”

– 07:50: quasi contemporaneamente sulla linea Chiyoda (verde), Marunoichi (rossa) e Hibiya (grigia) vengono abbandonati in stazioni e vagoni prestabiliti dei sacchetti di plastica avvolti con carta di giornale contenenti del GAS NERVINO IN FORMA LIQUIDA.
Gli attentatori (cinque in tutto) li forano con la punta di alcuni ombrelli e poi fuggono coraggiosamente con l’appoggio di complici all’esterno.


– 08:20: è il panico. Le sovraffollatissime stazioni sono strapiene di pendolari, il gas ha avuto tutto il tempo di propagarsi provocando in un attimo dodici decessi e SEIMILA intossicati.
Il Giappone, solitamente un paese all’avanguardia per tutto ciò che riguarda catastrofi naturali e gestione delle emergenze, mostra il fianco ad una inadeguatezza delle autorità per ciò che riguarda gli attentati terroristici.


– 08:35: vengono fermati tutti i treni ed evacuate le stazioni. I mezzi di soccorso trasportano i feriti nei vari ospedali, ma ci vuole un altra ora e mezza prima che un professore universitario, tale Nobuo Yanagisawa, riconosca i sintomi dell’esposizione da sarin -lo stesso utilizzato questi mesi in Siria, ma intanto noi spallucciamo- e riesca a radunare, grazie all’intervento del Ministero della Sanità, una quantità di antidoto appena sufficiente ad affrontare l’emergenza.

In quelle ore concitate va ricordato con onore il sacrificio di Tsuneo Hishinuma, un semplice dipendente della metropolitana che rinvenne in uno dei vagoni in arrivo alla stazione Kasumigaseki (linea verde) uno dei sacchetti da cui evaporava il gas letale e lo spostò A MANO insieme al vicecapostazione Kazumasa Takahashi in uno degli uffici interni a costo della vita di entrambi e con tutta probabilità evitando una strage spaventosa.

/bow

Finita l’emergenza partono le indagini della polizia, dapprima in un’unica precisa direzione: i gruppi di estrema destra che da mesi minacciano ritorsioni nei confronti del governo che è andato a scusarsi retroattivamente con gli Stati Uniti d’America per l’attacco di Pearl Harbor.
Il problema é che loro non ne sanno niente.

Seguendo tutte le piste possibili si vaglia la segnalazione di una studentessa che sostiene di aver visto un uomo con una busta sospetta sottobraccio la mattina fatidica.
La ragazza viene messa a sfogliare un album di fotografie di sospetti, in cui è finito anche un appartenente all’Aum Shinrikyō (gruppo già tenuto sotto osservazione per l’ipotesi di coinvolgimento nell’omicidio di due adepti che volevano abbandonare la setta, il massacro delle loro famiglie ed l’attacco con un CAMION FRIGO PIENO DI GAS NERVINO ALLA CASA DI UN GIUDICE CHE STAVA INDAGANDO SU DI LORO).
La studentessa non ha dubbi.
È sicuramente lui.

Le forze dell’ordine cominciarono a concentrare i loro sforzi nell’ambiente dell’Aum e saltarono fuori diverse cose sfiziose che convincono le forze speciali ad entrare in gioco.


Il 16 maggio membri della prima brigata aviotrasportata delle forze di autodifesa giapponese (l’elite dell’elite del paese) fanno irruzione all’interno della sede principale della Shinrikyō ed arrestano il suo guru trovandolo nascosto all’interno di una piccola stanza isolata piena di bottiglie con all’interno ciocche di capelli femminili.
Shōkō chiarirà in seguito che sì, le relazioni sessuali ed i matrimoni sono vietati all’interno dell’Aum, ma come regola generale prima che la religione entrasse nell’anima delle adepte il suo pene doveva entrare dentro di loro.
Lo trovo molto creepy, ma siamo in Giappone, la patria degli hentai con i polipi.

Potete intuire come prosegue.

Durante il processo (soprannominato dai media ‘il giudizio del secolo’) salta fuori che l’attentato alla metropolitana è stato semplicemente un tentativo molto confuso di allontanare le indagini della polizia che si stava avvicinando troppo alla setta dopo la trovata del camion al giudice e contemporaneamente era parte di un piano arzigogolato per mettere il santone a capo dell’intero Giappone, anche tramite l’aiuto di persone plagiate all’interno di polizia e forze armate.

La legislatura giapponese, forse non tutti lo sanno, prevede la pena di morte (in questo caso per impiccagione).
Sentenza a cui il nostro Asahara sta sfuggendo dal 2004 saltibeccando fra ricorsi, ritardi e rinvii.

Nel frattempo l’Aum esiste ancora.
Ha cambiato il suo nome in ‘Aleph’ e conta circa 1500 membri sopravvissuti alle indagini ed al disastroso danno d’immagine.

Millecinquecento ninja esoterici che sparano le proprie energie cosmiche dal pene.

E non è nemmeno la cosa più buffa che mi viene in mente in tema di credenze religiose.

“Guarda come scrive il pennarone, il pennarone
Senti come grida il peperone, Pam
Gusta come è al dente il maccherone, il maccherone è al dente
Olfa il gas nervino del santone

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