Alieni – Sfoggiare Inutile Erudizione https://www.inutile-erudizione.it Una valida alternativa a YouPorn Sat, 28 Mar 2020 21:21:55 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.8.2 Un mistero extraterrestre… poco extra e molto terrestre! https://www.inutile-erudizione.it/un-mistero-extraterrestre-poco-extra-e-molto-terrestre/ https://www.inutile-erudizione.it/un-mistero-extraterrestre-poco-extra-e-molto-terrestre/#respond Wed, 20 Feb 2019 23:18:00 +0000 https://www.inutile-erudizione.it/un-mistero-extraterrestre-poco-extra-e-molto-terrestre/ Finalmente Occulturiamoci torna sui vostri schermi! Dov’era finita? Mistero! Per quanto resterà prima di sparire ancora? Misterissimo! Ha un argomento succoso e interessante per farsi perdonare la lunga attesa? Sì!
In questa puntata, infatti, si parla di UFO!
Il più classico degli argomenti mysteriosi, che affascina l’umanità dall’alba dei tempi, dall’inizio dei giorni, dal momento della creazione!
In pratica, dal giorno in cui un tizio trovò i resti di un pallone sonda in un prato negli Stati Uniti.
La storia è ben nota: siamo nel 1947 e il fattore W.W. Brazel trova dei misteriosissimi e ultratecnologici resti di disco volante, composti, a suo dire, da carta stagnola, asticelle di legno, pezzi di gomma e nastro adesivo a fiorellini, indispensabile per affrontare un viaggio interstellare.
“Lo giuro a me stesso: un giorno anche noi terrestri riusciremo a produrre dei fiorellini così!”
La notizia del ritrovamento suscita scalpore in tutto il mondo, ma viene smentita già il giorno dopo, quando i resti vengono identificati come appartenenti a un pallone sonda di tipo diverso rispetto a quelli in cui Brazel già si imbatteva di tanto in tanto. Il clamore si smorza e tutto torna tranquillo per una trentina d’anni, finché Charles Berlitz, già nostra vecchia conoscenza per essersi inventato il mistero del Triangolo delle Bermuda, pensa bene di scrivere un libro con William Moore, intitolato The Roswell Incident e dare il via anche a questo nuovo mystero che permetterà all’umanità di aprire gli occhi e, incidentalmente, a lui di vendere un sacco di copie. Il libro, in sostanza, è una raccolta di testimonianze prese a trent’anni di distanza dall’incidente, come lo sono anche parecchi altri volumi usciti sull’onda del suo successo. Si parla di due navicelle, di militari insabbiatori, di corpi alieni portati via dalla CIA e di un grande complotto per tenerci tutti all’oscuro dell’arrivo dei nostri graditi ospiti spaziali.
In effetti qualcosa di strano c’è, nel comportamento delle autorità dell’epoca e qualche solerte funzionario si mette ad indagare. Nel ’94 finalmente si scopre il vero complotto che il governo USA nascondeva in merito all’incidente: il pallone faceva parte del Progetto Mogul, allora segreto, che serviva a intercettare i test atomici dell’Unione Sovietica. I contribuenti possono tirare un sospiro di sollievo, anche se di sicuro qualcuno penserà che sotto ai colbacchi, i Russi celino teste da marziano. Potete trovare una ricostruzione “scettica” dell’evento qui e una “extraterrestre” qui.
Fin qui, la storia del più famoso impatto UFO di tutti i tempi, su cui sono poi stati versati fiumi d’inchiostro e sono stati girati metri di pellicola (anzi, ecco perché la nostra rubrica non è uscita per tanto tempo! Perché dovevamo aspettare l’annuncio del remake della serie televisiva! Sì, sì, è solo per quello, non certo per mia pigrizia!!!).
Uscendo dal caso particolare e facendo una riflessione generale, però, vorrei prendere in esame il ruolo delle evidenze fisiche rispetto a quello delle testimonianze. Di fatto, la maggior parte degli avvistamenti (a partire da quello di Kenneth Arnold, da cui arrivò la definizione dischi volanti) e la totalità dei rapimenti alieni non hanno alcun riscontro concreto, ma hanno come uniche prove le parole di chi li racconta. Non sto dicendo che queste persone mentano, per carità (beh, a dire il vero, statisticamente è molto probabile che alcune di loro lo facciano), ma in molti casi la spiegazione è del tutto interna alla loro psiche. L’abbiamo già visto in passato: il cervello può essere ingannato da allucinazioni (quantitativamente meno frequenti, ma molto convincenti per chi le subisce), pareidolia (meno efficace, ma molto più comune), o attenzione selettiva, che fa sì che vengano ignorate le spiegazioni terrestri in favore di quelle più affascinanti. In tutti i casi, se la persona è convinta già all’inizio, col tempo creerà dei falsi ricordi che imprimeranno nella sua mente visioni sempre più vivide e convincenti, che faranno credere a chi ascolta che sia tutto vero (e ciò è particolarmente probabile quando, come nel caso di Roswell, si raccolgono testimonianze a trent’anni di distanza dagli eventi). Questi meccanismi mentali sono molto subdoli, perché di fatto come si può capire se una cosa è accaduta davvero o se è frutto di un abbaglio o immaginazione? È davvero impossibile, anche perché entrano in gioco anche altri fattori di cui potete trovare qualche esempio in questa pagina di Wikipedia, che a me sembra parecchio interessante.
Alcune volte, però, ci sono i reperti fisici, spesso sotto forma di filmati. La quasi totalità sono spiegabili come falsialtri falsiaerei strani o eventi naturali. Anche le strane forme presenti in certi quadri medievali si sono rivelate rappresentazioni dello Spirito Santo, di cappelli cardinalizi o di altre allegorie e convenzioni stilistiche. Per finire, potete anche dare un’occhiata a questo sito in cui si spiegano molti aspetti del fenomeno.
Comunque, quello che ci tengo a sottolineare è che i casi in cui c’è davvero un fenomeno irrisolto (filmato, foto o reperto che sia), sono veramente pochi e anche qui il fatto che sia inspiegato non significa necessariamente che sia inspiegabile, o spiegabile solo come attività aliena. Di fatto, viste le considerazioni appena fatte circa la possibilità di inganno o autoinganno da parte dei testimoni e soprattutto visto che, come abbiamo già spiegato, l’universo è davvero enorme e le distanze da coprire sono inimmaginabili, secondo me è praticamente impossibile che si tratti davvero di veicoli alieni, anche perché se lo fossero, perché dovrebbero rivelarsi solo a pochi pazz svitat fortunati eletti e non al resto del genere umano? Se hanno la tecnologia per arrivare fino a noi, non hanno quella per mantenere segreta la loro esistenza? E se vogliono renderla invece palese, perché non lo fanno? Probabilmente hanno paura che gli chiediamo in prestito tutto il nastro adesivo a fiorellini.
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Le stelle sono tante, milioni di milioni… https://www.inutile-erudizione.it/le-stelle-sono-tante-milioni-di-milioni/ https://www.inutile-erudizione.it/le-stelle-sono-tante-milioni-di-milioni/#respond Sat, 24 Mar 2018 23:00:00 +0000 https://www.inutile-erudizione.it/le-stelle-sono-tante-milioni-di-milioni/  Di certo non stupirà nessuno se scrivo che l’universo è grande. Ma  avete davvero idea di quanto sia grande??
Tanto per capire di cosa stiamo parlando, diamo un’occhiata a casa nostra, ovvero il Sistema Solare, e partiamo dicendo che le rappresentazioni che trovate sui libri di scuola sono dichiaratamente artistiche e totalmente fuori scala.
Non si tratta di un complotto della lobby dei disegnatori di pianeti, ma è una scelta dovuta al fatto che è impossibile disegnare il Sistema Solare in scala su un libro. Se disegnassimo la Terra grande così→ O, per esempio, Giove dovrebbe essere a circa 300 metri e Nettuno a quasi due chilometri!
In questo bellissimo video potete vedere una dimostrazione pratica di ciò che sto dicendo (in questo caso usano una Terra più grande di quella da me ipotizzata, quindi le distanze sono ancora più grandi).
A ciò si aggiunga il fatto che, anche se Nettuno è il pianeta più esterno (almeno a quanto ne sappiamo finora), il Sistema Solare non finisce certo lì. Non solo perché, come tutti sapete, esiste anche Plutone (1), ma soprattutto perché, anche oltrepassandolo, non saremmo neanche a un duemillesimo del Sistema Solare: intorno al nostro astro ci sono ancora la Fascia di Kuiper, la Nube di Oort e un sacco di altre cose che in realtà conosciamo ancora molto poco perché sono lontanissime, visto che il campo di attrazione gravitazionale del Sole si estende indisturbato per circa 15 milioni di miliardi di chilometri, prima di soccombere a quelli di altri oggetti al di fuori del suo eponimo Sistema (fun fact: il rapporto fra le masse in questione è una cosa tipo: 99,85% Sole, 0,10 Giove, 0,05 tutti gli altri miliardi di oggetti messi insieme).
Si tratta di distanze davvero enormi, vero?
No.
Il Sistema Solare non è altro che una piccolissima porzione dell’universo. Basti pensare che, continuando a ragionare con la stessa scala, Proxima Centauri (la stella più vicina al sole) si troverebbe a 16000 chilometri. Cioè, per capirci, disegnando la Terra così → O, la stella più vicina si troverebbe a Sidney.
In realtà, visto che fortunatamente il nostro pianeta è parecchio più grande, Proxima Centauri è a 4,2 anni luce da noi. Confido che non serva a nessuno di voi, spiegare cosa sia un anno luce, ma vorrei che vi fermaste un attimo a riflettere su questo dato. Viaggiando alla velocità della luce (300.000 km al secondo), ci mettereste più di quattro anni per arrivare nei pressi della stella più vicina a noi. E una volta giunti lì, tralasciando il fatto che vi sareste persi altri quattro scudetti della Juve e una dozzina di rimpasti di governo, probabilmente non trovereste neanche nessuno a farvi  compagnia per passare la serata. Già, perché, proprio per la sua vicinanza, questa stella è stata molto studiata, anche alla ricerca di forme di vita e di tecnologia, per esempio tramite il programma SETI che sostanzialmente cerca segnali di natura artificiale in giro per il cosmo, ma senza risultati, quindi se voleste vivere mirabolanti avventure alla Star Trek dovreste proseguire il vostro viaggio. Il lato negativo è che, a oggi, nessuna ricerca di nessun tipo ha mai trovato il minimo indizio di vita extraterrestre neanche altrove. Il lato positivo è che i mondi abitabili, che per semplicità definirò “pianeti simili alla Terra, che si trovino in posizioni simili a quella in cui si trova Terra rispetto a stelle simili al Sole”, pare siano davvero tanti: al momento abbiamo trovato più di 3000 pianeti extrasolari, molti dei quali inadatti alla vita, ma il loro numero aumenta  letteralmente tutti i giorni e nella massa è ovvio che ci siano anche dei candidati adatti. tanto che si stima che siano più di otto miliardi solo nella nostra galassia. Il problema, però è che la Via Lattea ha un diametro di circa centomila anni luce, che espresso in chilometri fa un numero con talmente tanti zeri che neanche Paperon dé Paperoni riuscirebbe a comprenderlo in pieno. E soprattutto, cosa ben più importante, viaggiando alla velocità della luce ci vorrebbero appunto centomila anni per attraversarla (o anche solo per ricevere un segnale radio), ed è qui che sta il problema.
A quanto sappiamo, la velocità della luce non è superabile. Anzi, non è neppure raggiungibile da nulla che abbia massa, perché raggiungerla significherebbe avere massa infinita e superarla vorrebbe dire avere massa più che infinita, il che è chiaramente assurdo. È vero che a quel punto, potremmo viaggiare indietro nel tempo (forse per tornare ai giorni felici in cui eravamo più magri, perché la massa infinita, diciamolo, presuppone anche infinite smagliature), quindi i centomila anni non  sarebbero forse neanche così terribili, però… Beh, in realtà stiamo parlando di pure speculazioni teoriche, impossibili da realizzare in realtà. Certo, in questo particolare campo non c’è nulla di certo al 100%, però se davvero c’è un modo per superare la velocità della luce restando nel nostro universo quadridimensionale, beh… Non abbiamo davvero la più pallida idea di come  farlo.
Quindi, in conclusione cosa possiamo dire?
  • L’universo è immensamente grande, contiene una quantità enorme di pianeti abitabili, quindi è probabile al 99,99% che esistano tantissime forme di vita aliene, sparse qua e là.
  • L’universo è immensamente grande e tutto fa pensare  che la velocità della luce sia un limite irraggiungibile, quindi è probabile al 99,99% che non ci sono mai stati, né mai ci saranno, incontri con nessuna di queste forme di vita, per il semplice motivo che i viaggi interstellari sono concretamente irrealizzabili, a differenza di ciò che avviene in milioni di libri, fumetti e film. Tutt’al più ci potrebbero essere dei contatti radio, ma per il momento, letteralmente, tutto tace.
E allora, tutti gli avvistamenti e gli incontri ravvicinati riportati nella storia?

Beh, di alcuni abbiamo già dato una spiegazione plausibile, anzi due, ascrivendoli sostanzialmente a buffi scherzi che ci fa la nostra mente.  Ce ne sono poi altri più concreti, che hanno spiegazioni perfettamente plausibili e, se il ritmo di pubblicazione degli articoli resta questo, vedrete che in uno o due decenni ne parleremo!

(1) Piccola digressione su Plutone: è stato un abbaglio considerarlo un pianeta: è solo uno dei tanti oggetti, fra cui alcuni pianeti nani, che esistono dopo Nettuno, e non è neppure il più grande. È talmente piccolo che se lo appoggiassimo sugli Stati Uniti non li coprirebbe neppure tutti. E poi, se davvero avessero pensato che fosse un pianeta non gli avrebbero dato il nome del cane di Topolino, no?
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Sogno e son desto! https://www.inutile-erudizione.it/sogno-e-son-desto/ https://www.inutile-erudizione.it/sogno-e-son-desto/#respond Mon, 29 Jan 2018 13:44:00 +0000 https://www.inutile-erudizione.it/sogno-e-son-desto/ Oggi parliamo di un argomento che mi affascina davvero parecchio. È uno dei temi che più mi incuriosiscono e sconcertano, facendomi amare sempre più la ricerca della conoscenza dietro a misteri apparentemente inspiegabili.
Fin da bambino, mia madre mi ha sempre detto che non c’era nessun mostro sotto al letto, né nessun uomo nero nell’armadio (anche perché non sarebbero sopravvissuti in mezzo a quel disordine). La cosa ovviamente non mi convinceva e me ne stavo rannicchiato sotto le coperte come penso capitasse anche a voi.
Chi non ha mai avuto queste paure? Quando la luce si spegneva, quando si restava soli nella stanza buia, quando gli scricchiolii del legno e i rumori delle tubazioni echeggiavano all’improvviso, non trasalivate, forse? Non eravate terrorizzati all’idea di veder apparire nella stanza un mostro, un demone, una strega o un fantasma? Sono convinto di sì, così come sono convinto che in realtà non vi sia mai apparso niente.
Ed è qui che viene il bello perché a volte invece, a certe persone, qualcuna di queste cose appare davvero!
Non vi sto prendendo in giro (se volessi farlo vi direi che guadagno fior di euro, scrivendo questi articoli), ma il fatto che appaiano non significa che queste creature siano reali. Semplicemente, si è scoperto che a ridosso del sonno, il cervello può avere delle visioni chiamate ipnagogiche (se prima di addormentarsi) o ipnopompiche (se al risveglio, e non fate battute scontate: se non le sto facendo io vuol dire che sono davvero troppo brutte e banali), che sono molto reali e coinvolgono tutti i sensi. Le più comuni sono:
  • avvertire la presenza di un intruso nella stanza;
  • la sensazione di una forte pressione sul petto
  • levitare al di fuori del proprio corpo.
Un’altra possibile illusione di questo genere è quella di sentir chiamare il proprio nome al risveglio (e questa l’ho sperimentata in prima persona più volte). Inoltre esiste il fenomeno della paralisi da sonno: si è osservato che, durante la fase REM, il corpo si immobilizza completamente (forse per evitare reazioni inconsulte agli incubi) e talvolta questa incapacità motoria può protrarsi anche per qualche decina di secondi al risveglio, accrescendo la sensazione di angoscia e impotenza.
Capite bene la portata di ciò che ho appena descritto: TUTTO quello che noi percepiamo è in realtà codificato dal nostro cervello. Se esso interpreta come reale una cosa che non esiste, per noi è reale. La vediamo, la sentiamo, possiamo anche toccarla, perché il cervello ha gli stessi stimoli di quando davvero vediamo, sentiamo o tocchiamo qualcosa. L’esperienza è del tutto VERA, anche quando ci rendiamo conto razionalmente che non è possibile che lo sia. Tanto più che di norma si tratta di visioni molto angoscianti, che si distinguono dagli incubi solo perché… sono molto peggio!
È vero che questo tipo di illusioni colpiscono principalmente persone che già hanno disturbi della personalità e che già normalmente faticano a distinguere fantasia e realtà, (spero che questo non sia il vostro caso, cari nerd che siete arrivati dalla nostra pagina Facebook, anche perché vorrei che sapeste sempre bene quando state guidando su una strada vera e quando su una di Los Santos), ma ciò non significa che gli altri ne siano immuni: a chiunque può capitare una volta nella vita, senza che ciò faccia di lui un pazzo. Studenti e altre persone che dormono poco o sono spesso sotto stress sono candidati ideali a vivere esperienze di questo tipo, quindi non stupitevi se affermo che dall’alba dell’umanità è capitato milioni di volte a milioni di persone.
Ciò apre un grande finestra che fa luce su tutte le testimonianze di coloro che hanno visto mostri o fantasmi, dando origine ai miti sui demoni in tempi antichi e sui rapimenti alieni in tempi recenti. Chi afferma di aver provato questo tipo di esperienze non è necessariamente un bugiardo: può averle genuinamente vissute.
Nella sua testa.
Per concludere lascio un paio di link: un articolo sull’argomento e un brano da uno dei libri più belli che abbia mai letto.
Con questo vi saluto, con l’augurio che l’unico incontro spaventoso che possiate avere al mattino sia quello con il suono della sveglia.
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