Storie dal fronte d’ItaliaGuerraBot2020 – Parte 1

C’è tra voi chi ha seguito questa cosa dall’inizio, chi ci è stato tirato dentro dopo da amici e chi ne ha sentito parlare (cioè LA STAMPA è addirittura arrivata ad accorgersene con un paio di settimane di ritardo, scrivendoci un articolo).

Per chi invece si riveli essere una persona normodata -non certo il sottoscritto- o semplicemente per chi ha avuto una vita da portare avanti, la cavalcata imperiosa del Verbano-Cusio-Ossola alla conquista della penisola italiana per mezzo di un bot casuale che sceglie una provincia e la fa espandere sulla mappa potrebbe essere passata sottotraccia.

Ho deciso quindi di fare un rapido riassunto.

Perchè ammetto di esserci rimasto invischiato per giorni, fra una valanga di memini e commenti divertenti da tutta Italia e aver vissuto delle giornate intere ad attendere gli aggiornamenti orari delle xx:05.

Poi alla fine come al solito è andato tutto in vacca fra una partita dominata dalla metà in poi e il fiorire e il moltiplicarsi di commenti imbecilli tipo: “FERMATI VCO! NON COMMETTETE GLI ERRORI DEL PASSATO ANDANDO A PRENDERE I TERRONI!“, VCO NUOVA REPUBBLICA DI SALÒ!” -che ha fatto rigirare nella tomba chi è morto sulle montagne combattendo i nazifascisti durante la Repubblica Partigiana dell’Ossola- o il magnifico e sempreverde: “MA NEL VCO CI VIVE DAVVERO QUALCUNO CHE SAPPIA DOV’È IL VCO?”.

Avrei potuto guadagnare milioni di euro con le royalties di questo meme.
Si va a cominciare.

9 Gennaio 2020:



La guerra è iniziata ormai da qualche settimana e i tre clan maggiori del VCO (i nani dell’Ossola, i vichinghi di lago del Verbano e i soldati-ombra del Cusio) sono riusciti a far fronte comune dopo decenni di lotte interne e a compattarsi in un’unica grande armata ubriaca.

Varese è caduta dopo poco tempo dall’assalto. Il fattore determinante è stato il secolare odio di tutti gli abitanti del VCO nei confronti dei varesotti che da anni spadroneggiano nelle nostre terre come se fossimo dei trogloditi.

Memori dei tempi in cui la Grande Caccia ai Copertoni Varesotti era concessa e incoraggiata i nostri soldati si sono lasciati andare a ogni sorta di violenza. Sarà difficile fermarli finché il loro furore non sarà scomparso…

12 aprile:


Finalmente lo stato maggiore ha messo fine allo sbando dell’esercito.

Tutti noi siamo stati irregimentati a seconda delle nostre singole qualità e sono finito a comandare una piccola squadra di terronani provenienti dalle profondità della Cappuccina.

È uno strano ruolo per me ma sto cercando di ricoprirlo al meglio delle mie possibilità e spero di riuscire a farlo capire ai miei uomini.

Oggi abbiamo conquistato Biella grazie ai tunnel che stiamo scavando ininterrottamente da settimane.
Il nemico non si aspettava una mossa del genere.

Lo stato maggiore si è dichiarato così entusiasta che credo arriveranno a breve nuovi effettivi nella squadra.

Ho dato a tutti una bottiglia di Prünent e detto loro di festeggiare, dalle urla che sento dalla mia tenda pare sia stata una bella mossa per alzare il morale.

 

3 maggio:

 


I soldati-ombra cusiani si sono fatti largo con onore fra le risaie di Vercelli.
Per ore hanno combattuto spalla a spalla con i nostri berserker (abbiamo scoperto che il Prünent ha uno strano effetto sulle persone che vengono da fuori) e sono riusciti ad assoggettare la provincia.
Arrivano delle bizzarre notizie da casa, pare che il Monterosa abbia preso vita e stia concedendo la sua benedizione ai nostri guerrieri. La Valle Anzasca è stata rinominata Valhallhanzasca e una barriera mistica è apparsa alle sue pendici, lasciando solo i favoriti per dialogare con la montagna-Dio.

Tutti gli effettivi ossolani sono stati richiamati in patria per provare a ottenere un’udienza.

 

Pare che almeno sia un Dio simpatico.

10 maggio:

Arrivano buone notizie dal fronte, Novara è caduta. 
Io non ho il tempo per festeggiare, il Dio Montagna mi sta mettendo alla prova dopo avermi lasciato attraversare la barriera insieme a pochi altri eletti.
Riesco a riconoscere il comandante Sirocchi, prima che una valanga si abbatta su di lui.
Ne riemerge ore dopo, completamente trasformato.
Pare che lo stato maggiore gli abbia affidato il compito di prendere la Liguria.

Da ciò che vedo mi spiace molto per loro.

9 giugno:

Spero che la nostra mossa non sia troppo azzardata.
Erano giorni che da est provenivano notizie preoccupanti sull’espansione del Regno di Como, pur priva della sua capitale.
L’esercito ha puntato direttamente lì, anche se era controllato da Pavia.
Le Drakkar dei verbanesi hanno solcato il lago come se fosse il Maggiore.

I pavesi non hanno mai davvero avuto possibilità.

23 giugno:

La flotta di aereonavi è decollata dai cantieri del lago di Antrona diretta su Aosta.

La città ha capitolato dopo poche ore.

La totale assenza di una contraerea era stata calcolata.

27 giugno:

Abbiamo sfondato a Milano.
Le nostre forze hanno combattuto bene dopo essere arrivate in città all’interno del regionale che ferma a Porta Garibaldi.
Nessuno si poteva aspettare che saremmo arrivati con quello.
Anni di pendolarismo d’accatto e nervosismo universitario da fuorisede hanno reso la truppa nervosa e ansiosa di agire.
Li ho lasciati fare.

La benedizione del Monterosa mi ha cambiato più di quanto mi sarei aspettato e non solo fisicamente.

Non provo nulla per i miei nemici.

Luca Porrello

Vivo in un bosco. Soffro di insonnia. La combatto scrivendo (e bevendo). E' partito tutto così. Se vi è piaciuto quello che avete letto cercate Personalità Buffe anche su Facebook.

Rispondi

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: