Una delle più popolari leggende che accompagnano la figura di San Patrizio è quella secondo la quale egli avrebbe cacciato tutti i serpenti dalla terra d’Irlanda, cacciandoli in mare.
Pur senza voler nulla togliere alle sue capacità di Pifferaio di Hamelin ante litteram, pare che il vero motivo dell’assenza di tali rettili nella verde isola sia da attribuire alle dinamiche di ritirata dei ghiacci da Irlanda e Gran Bretagna al termine dell’ultima glaciazione.

Come voi acculturati lettori saprete, infatti, i serpenti sono rettili a sangue freddo e come tali tendono a stare adeguatamente distanti dalle inospitali terre ricoperte di bianche coltri.
Ebbene, è assai probabile che gli striscianti animali abbiano colonizzato l’isola britannica nel periodo in cui i ghiacci l’avevano già abbandonata, ma ancora esisteva un ponte di terra fra essa e il continente europeo, percorribile dagli squamosi esseri e poi inabissatosi con l’innalzarsi delle acque susseguente allo scioglimento di ulteriori ghiacci.
Semplicemente, il similare ponte fra Gran Bretagna e Irlanda si era già inabissato alcuni millenni prima, lasciando le sibilanti creature a guardare l’isola più occidentale solo da lontano.

Ah, quante facezie! Ah, quante lepidezze sono state scritte intorno ai minuscoli arti superiori del Tyrannosaurus rex! Eppure, è ormai assodato che fossero tutt’altro che vestigiali o atrofici. Non vi è, naturalmente, certezza assoluta in merito, ma senz’altro essi erano assai adatti a tenere ferma con erculea forza qualsiasi preda che il mastodontico bestio catturasse con la bocca. Era infatti la testa ad essere utilizzata come organo d’attacco e di caccia, mentre le braccia servivano come supporto.
In buona sostanza, i nostri arti lunghi e sottili sono particolarmente adatti a movimenti repentini e scattanti, mentre i suoi erano certo meno agili, ma presumibilmente dotati di notevolissima muscolatura che garantiva una presa solidissima!