Ah, quante facezie! Ah, quante lepidezze sono state scritte intorno ai minuscoli arti superiori del Tyrannosaurus rex! Eppure, è ormai assodato che fossero tutt’altro che vestigiali o atrofici. Non vi è, naturalmente, certezza assoluta in merito, ma senz’altro essi erano assai adatti a tenere ferma con erculea forza qualsiasi preda che il mastodontico bestio catturasse con la bocca. Era infatti la testa ad essere utilizzata come organo d’attacco e di caccia, mentre le braccia servivano come supporto.
In buona sostanza, i nostri arti lunghi e sottili sono particolarmente adatti a movimenti repentini e scattanti, mentre i suoi erano certo meno agili, ma presumibilmente dotati di notevolissima muscolatura che garantiva una presa solidissima!