Path to glory hole – Pt.0/1

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La grande isola di Aramel, all’interno del grande Mare d’Oricalco, è una terra che da decine di migliaia di anni è riuscita a mantenersi estranea a ogni conflitto da parte delle forze che nel resto degli innumerevoli piani si combattono per decretare la supremazia di uno degli dei (o presunti tali) che risucchiano così le energie eteriche dei loro devoti, così come una zecca fa succhiando il sangue a un cane.

Questa grande terra deve la sua fortuna senza dubbio alla posizione, ma un altro dei fattori determinanti per il suo isolamento è il misterioso e gigantesco tornado che soffia incessantemente al suo centro e il cui campo elettromagnetico ha impedito che i vari portali dimensionali venissero percepiti come attraversabili dalle entità in attesa, siano esse del buio o della luce.

Ora, dopo un’eternità, le cose sono cambiate.

I sei araldi del Void (alcuni dei quali non sospettano nemmeno di esserlo) sono stati richiamati ad Aramel per combattere, ognuno di loro dotato di un frammento del Grande Nulla (che agli occhi di una persona comune pare semplicemente una pietra nera tonda e liscia) che gli ha consentito di arrivare fin qui nonostante i vari incanti di occultamento.

Questa terra un tempo spoglia è ormai brulicante di vita.

A nord, sulle montagne innevate, gli Ogor comandati da ‘lord’ Jiji hanno preso possesso delle fredde terre acuendone il gelo naturale grazie ai misteriosi venti che accompagnano i loro grossi stomaci ovunque vadano, guidati da un misterioso adepto del culto del Vortice che pare rinascere ogni volta che viene ucciso in modo più o meno violento.

A nord-est le truppe di Mortarion avanzano con disciplina militare assoluta, sfruttando la loro forza fisica schiacciante contro qualsiasi cosa si frapponga tra loro e la conquista totale, convinti di svolgere i loro massacri per ordine diretto del loro signore Archaon.

A sud-est le grandi Arche Nere di Anvilgrad sono approdate sulle spiagge rocciose portando a riva una gran quantità di truppe mercenarie elfiche e naniche, al comando del famigerato capitano Barbaculo, un elfo oscuro pirata famoso per essere riuscito a sopravvivere alle più disastrose sconfitte che lo hanno accompagnato negli anni.

A sud, silenziosamente, dallo stesso mar d’Oricalco che circonda la grande isola sono usciti dai flutti le ordinate truppe del misterioso popolo dei deepkin, comandati dal fiero Adolfo, mosso dall’obiettivo di ottenere sufficiente potere per poter cambiare le rigide e stringenti imposizioni che regolano ogni aspetto della vita del suo popolo.

A nord-est da decine di gnawhole hanno iniziato a fare capolino una moltitudine di skaven, inviati dal Consiglio sotto il diretto comando di Jodenzio per investigare su alcune letture di warp completamente fuori scala che hanno fatto impazzire tutte le strumentazioni sotterranee.

A ovest i Khorniti sono giunti da un portale creato cucendo grossonalmente fra loro i corpi dei prigionieri, la sete di sangue e battaglie ha fatto riunire le tribù barbare attorno alla figura di Pasquale, un misterioso adepto di Khorne che ha raccontato loro di poter comunicare direttamente con il Dio Rosso.

Mentre ognuno di questi popoli sta rinforzando le proprie guarnigioni e le proprie teste di ponte, al centro della grande tempesta un enorme cratere porta a un unico singolo pozzo scavato nel terreno che incredibilmente pare non essere toccato dalle immani forze che sconquassano il terreno tutto intorno.

Un pozzo in cui l’oscurità, per la prima volta da molto tempo, ha iniziato a pulsare.

Luca Porrello

Vivo in un bosco. Soffro di insonnia. La combatto scrivendo (e bevendo). E' partito tutto così. Se vi è piaciuto quello che avete letto cercate Personalità Buffe anche su Facebook.

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