Non voglio mica la Luna

Vorrei due ali d’aliante, per volare sempre più distante
nananà
e una baracca sul fiume, per pulirmi in pace le mie piume
nananà…

Eh sì, erano i tempi belli in cui ancora giocavo coi Masters (e con la Barbie della mia vicina di casa, ma non ditelo a nessuno, altrimenti arriva la polizia anti gender) e Fiordaliso mentiva a tutta la nazione dicendo di non volere mica la Luna.
Pfui. Figurarsi.
L’abbiamo sempre voluta tutti, la Luna. Deificata nei miti, citata da innumerevoli cantori, da Leopardi a Fred Buscaglione, implorata da quelli di noi che volevano trasformarsi in un uomo lupo per diventare i più ganzi della scuola come Michael J. Fox, questa grande palla ci ha sempre affascinato, sedotto e ha suscitato una marea (è proprio il caso di dirlo) di dicerie, molte delle quali ancora in voga. Chiedete pure a chi ha un orto o una vigna, e vi dirà che per la semina, il raccolto o l’imbottigliamento bisogna seguire le fasi lunari. Allo stesso modo, la tradizione afferma che influenzi le gravidanze, i cicli mestruali e anche il carattere di alcune persone, non a caso definite lunatiche (ne sanno qualcosa i Pink Floyd).
Tutto ciò è perfettamente comprensibile: il nostro satellite si presenta alternando varie fasi, quindi fin dall’antichità è venuto spontaneo associare la luna crescente a tutto ciò che deve nascere e la luna calante a tutto ciò che deve morire. Inoltre, la Luna crea il fenomeno delle maree, quindi qualcuno potrebbe pensare: “se fa alzare il mare, perché non dovrebbe far crescere il grano o i capelli?”. La risposta è molto semplice: innanzitutto non è che il mare cresca quando c’è luna crescente. Il fenomeno è quotidiano e dipende dall’attrazione gravitazionale, che a sua volta dipende dalla massa della Luna (che, naturalmente, è sempre la stessa, a meno di variazioni trascurabili). Inoltre, l’effetto è causato dal fatto che l’attrazione viene esercitata in modo diverso su punti del mare (o dei grandi laghi) molto distanti fra di loro. Quindi funziona su queste enormi masse d’acqua (anche di aria e di terra, ma non stiamo a sottilizzare), ma non certo su una singola pianta o men che meno sui capelli della gente(*). Senza scendere troppo nei dettagli (anche perché non ne sono capace), mi limiterò a concludere che nessuno dei presunti influssi lunari regge a una verifica sul campo: chi si è preso la briga di controllare, infatti, non ha riscontrato alcuna correlazione fra fasi lunari e agricoltura o biologia.
Detto questo, vorrei dare la risposta definitiva all’annosa questione “ci siamo mai stati?”. La risposta è semplicissima ed è NO!
Né voi che mi leggete, né io che scrivo (anche se sabato scorso, dopo mezza bottiglia di Pastis mi sembra di ricordare di aver fatto un giro nel Mare della Tranquillità). Se invece la domanda è “ci sono stati Neil Armstrong, Buzz Aldrin e gli altri loro colleghi?”, allora le cose cambiano decisamente. Loro sì, ci sono stati, nonostante ancora molte persone pensino il contrario. Le prove che lo dimostrano sono tantissime e inconfutabili. Rimando a questo articolo (e a quelli linkati in fondo ad esso) per chi volesse leggersele. Qui mi limito a esporre qualche curiosità che ritengo interessante:
  • Secondo molti siti e secondo il libro Non siamo mai andati sulla luna di Bill Kaysing, (considerato il vero e proprio testo fondamentale su queste teorie), la realizzazione del falso allunaggio sarebbe stata affidata a Stanley Kubrick, convinto ad accettare perché ricattato in seguito al coinvolgimento del fratello Raul con il Partito Comunista americano. Beh, se è vero, significa che il celebre regista era molto suggestionabile, visto che non aveva fratelli, ma solo una sorella minore.
  • Fra gli oggetti lasciati su dagli astronauti ci sono dei riflettori per i laser, che vengono usati anche dai protagonisti di The Big Bang Theory in una puntata. Al di là della fiction, sono usati realmente nell’ambito di studi e misurazioni (per esempio, per vedere di quanto la Luna si stia allontanando dalla Terra). Attenzione, però: esattamente come nella sit com, pare che non funzionino per far colpo sulle ragazze.
  • Ai tempi, la competizione con l’URSS era fortemente serrata ed è davvero improbabile che le spie sovietiche si siano lasciate sfuggire una macchinazione di tali gigantesche proporzioni. Certo, questo fatto potrebbe essere giustificato con la loro spiccata propensione per la vodka.
Quindi, possiamo finalmente concludere che la Luna non ha misteri per noi? Beh, no. Per esempio, non siamo ancora certi di come si sia formata. Ci sono alcune teorie, ma nessuna è del tutto priva di falle. Ma d’altronde il bello della scienza è proprio l’eterna lotta del genere umano per arrivare alla conoscenza, un po’ come quando volete sapere il nome della tizia (o del tizio) che incontrate sull’autobus e di cui vorreste spiare le foto su facebook.
(*)anche sulla relazione fra la Luna e il mare si è cantato parecchio. E comunque alla fine era sempre la solita vecchia storia in cui lui prima le dice di no, ma poi alla fine sappiamo tutti cosa succede!

Mario Sacchi

Sono socio del CICAP (ma non ricopro alcun ruolo particolare e non mi sogno di parlare a nome loro) e convinto assertore della validità del metodo scientifico in ogni campo della vita. Ciò non mi rende meno cialtrone ma fa sempre colpo sulle ragazze*. (*)potrebbe non essere vero.

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